Gender gap: la Casa dei Diritti dalla parte di chi si batte per superare le disparità

redazione

L’impegno della nostra associazione per promuovere i diritti,  la parità di genere e le pari opportunità, a partire dal  mondo del lavoro

Soffocano le opportunità, sprecano il talento umano necessario ed  indispensabile per il progresso economico, accentuano le tensioni sociali e le disuguaglianze: per questo noi riteniamo che la lotta alla discriminazione sia una parte essenziale delle azioni da compiere per promuovere la parità dei diritti dare piena attuazione al principio costituzionale di dignità del lavoro e del lavoratore.

Centinaia di milioni di persone, nel mondo, subiscono, ogni giorno, discriminazioni in ambito lavorativo, con effetti gravissimi. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) in particolare le donne sono ancora lontane dal raggiungimento dell’uguaglianza nel mercato del lavoro in molte parti del mondo.

Purtroppo nemmeno il nostro Paese è immune dal fenomeno. Se è vero infatti che negli ultimi vent’anni, l’uguaglianza tra donne e uomini in ambito lavorativo ha visto miglioramenti incoraggianti, i progressi da fare sono ancora molti.

Secondo il decreto il decreto del 17 dicembre 2021 del ministero del lavoro infatti il tasso di disparità medio rilevato per l’anno 2020 tra i lavoratori e le lavoratrici è pari al 9,6%. La soglia sopra la quale un settore è caratterizzato da un tasso di disparità uomo-donna elevato (superiore di almeno il 25 per cento del valore medio) è pari al 12,1%.

Un segno evidente di come siano ancora lontano dall’essere vinte le sfide che le donne sono costrette ad ingaggiare per dimostrare le loro capacità o sfatare le piccole “debolezze”, che alle stesse vengono attribuite, come se fossero uno “stigma”.

Si tratta dunque di costruire percorsi attraverso i quali ridurre il gap che ancora oggi esiste. Percorsi che come Casa dei Diritti supportiamo con convinzione, certi che solo una società in cui tutti abbiano le stesse opportunità sia giusta e desiderabile.

Per questo, in ossequio anche ai principi fissati dalla strategia per la parità di genere 2020-2025 e nell’obiettivo 5 dell’Agenda ONU 2030 (che prevede di “raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”) la nostra azione va convintamente verso la parità di retribuzione, il raggiungimento di un equilibrio armonico tra lavoro e vita privata, la rappresentanza femminile in importanti posizioni aziendali e manageriali, la distribuzione del lavoro di cura, in casa o in generale domestico.

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