La didattica a distanza dal punto di vista di un genitore

Barone

Sono mamma di tre figli, due dei quali stanno seguendo le lezioni con
modalità “didattica a distanza”.
Il primo figlio frequenta la prima classe del Liceo Scientifico, il secondo
la terza classe della scuola primaria, entrambi di istituti scolastici di
Campobasso.
Hanno, o meglio, abbiamo iniziato questa nuova e sconosciuta
“avventura” quasi subito dopo la chiusura forzata delle scuole. Per mio
figlio studente di Liceo le cose sono filate lisce sin da subito perché i
ragazzi di tale età risultano completamente autonomi sia per la
dimestichezza con i mezzi informatici sia per l’autonomia
dell’apprendimento e delle esercitazioni. Gli stessi sin da subito hanno
avuto un calendario delle lezioni ed esercitazioni man mano assegnate
che hanno comportato poche difficoltà nello svolgimento della didattica a
distanza.
Al contrario, per l’altro figlio frequentante la terza elementare, le cose
sono andate diversamente e non mancano le difficoltà.
Un bambino di 8 anni, difatti, non è completamente autonomo né nella
gestione degli strumenti informatici né nella fase di apprendimento e di
svolgimento delle esercitazioni.
Si aggiunga poi che la didattica a distanza è accompagnata da una
notevole mole di compiti assegnati (addirittura in maniera superiore a
quelli assegnati durante l’anno scolastico), comportando un impegno per le
famiglie più che raddoppiato.
Ciò comporta forti difficoltà per le famiglie e per i ragazzi non potendo i
genitori con più figli assicurare il giusto affiancamento per lo svolgimento
delle esercitazioni domiciliari, dovendo accudire anche gli altri figli ed

essendo privi, per via delle restrizioni, del fondamentale aiuto esterno
quale quello dei nonni.
Non è secondario sottolineare che il difficile periodo che stiamo vivendo
ha delle ripercussioni non indifferenti anche di carattere psicologico sui
ragazzi che ormai da quasi due mesi non possono mettere il naso fuori di
casa.
Alla luce della mia esperienza, ritengo pertanto che lo strumento della
didattica a distanza sia più semplice per i ragazzi degli Istituti superiori e
più complessa per gli alunni della scuola primaria. Conseguentemente
ritento che la stessa sia utilizzabile solo in situazioni del tutto eccezionali
(come quella che stiamo vivendo), appellandosi sempre agli insegnanti
affinché seguano delle regole di buon senso e di flessibilità raccordandosi
sempre con le esigenze di ogni nucleo familiare. Il rapporto dal vivo
insegnante-alunno costruito giorno dopo giorno è
fondamentale,insostituibile…..

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