La Casa dei diritti ancora nella scuole per contrastare la ludopatia

Barone

Lo scorso 7 dicembre, soltanto a qualche giorno di distanza dall’incontro organizzato in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, la “Casa dei diritti” è stata nuovamente ospite presso l’IISS “Boccardi – Tiberio” di Termoli.

Questa volta l’attenzione è stata dedicata al progetto “Giocare senza rischi / Help ludopatia”, ideato e realizzato dall’ associazione “La Casa dei Diritti” con il partenariato di “Konsumer”, “InFormare”, “Ali Autonomie” e “SerD”.

L’avvocato Laura Venittelli, in qualità di Presidente della “Casa dei diritti” e di responsabile del centro di ascolto per ludopatici e persone che soffrono della crisi da sovra indebitamento ha illustrato agli alunni della scuola secondaria di secondo grado l’ambizioso progetto che sta portando avanti non solo in Molise, ma in tutta Italia.

E’ stato, dunque, nuovamente presentato il numero verde gratuito 800.661501, attivato dall’associazione, a cui rispondono per 6 giorni a settimana, dal lunedì al sabato, dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 20,00 le operatrici del Servizio Civile Universale.

Lo scopo del nostro evento, dal titolo “gioco d’azzardo e mafia: un binomio inscindibile”, è stato quello quello di  allontanare, il più possibile, il pericolo di incorrere nella ludopatia, partendo proprio dalla conoscenza del fenomeno.

E’ stato, infatti, spiegato agli alunni, anche attraverso noti fatti di cronaca giudiziaria, che il gioco d’azzardo è ormai diventato il business principale, addirittura più redditizio rispetto a quello del traffico di sostanze stupefacenti, dei principali clan mafiosi del Paese.

Questi ultimi, sia attraverso softwaristi specializzati che si insidiano nel gioco online, sia attraverso slot – machine “taroccate” o anonime riescono a trarre illecitamente, da questo settore, miliardi di euro ogni anno. Un giro di affari impressionante ed in continua crescita: si stima che già, nel 2015, il guadagno illecito è stato di 23 miliardi di Euro.

Ma non solo. La nostra associazione ha cercato, e tenta ogni giorno, di sensibilizzare i giovani anche sul c.d. “Game disorder”, vale a dire la dipendenza patologica dai videogame, sempre diffusa tra i ragazzi e potenzialmente molto pericolosa.

Il passo dal “Game disorder” alla lupodatia è molto breve: per questo la sensibilizzazione deve partire già dall’età adolescenziale, attraverso il fondamentale supporto della scuola e delle famiglie.

Ospite d’eccezione è stato padre Enzo Ronzitti, prete della chiesa di San Pietro e Paolo di Termoli, il quale ha cercato di spronare i ragazzi ad uscire dall’isolamento a cui spesso conducono le dipendenze, tornando a coltivare i veri valori della nostra vita come la famiglia, le amicizie, le relazioni sentimentali. Tutto ciò senza mai abbandonare o lasciare indietro chi si trova in difficoltà, proprio come ha fatto il buon pastore con “la pecorella smarrita”.

Infine, le volontarie del servizio civile, hanno illustrato brevemente di cosa si occupano ed, in forma completamente anonima, alcuni dei casi pratici sin ora affrontati.

Per usare le parole di Luciano Violante, ex presidente della Commissione Antimafia: “nel gioco d’azzardo vince sempre un altro, che può essere il banco o il mafioso!”.

Ed è proprio questo il messaggio che vogliamo trasmettere ai ragazzi!

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