Gioco d’azzardo: il 34% dei toscani lo pratica

redazione

I dati confermano le tendenze che si riscontrano in tutte le regioni italiane. La Casa dei diritti è da tempo impegnata con costanza contro il gioco d’azzardo, nella consapevolezza che questo rappresenti, se non controllato, una vera e propria patologia dai risvolti spesso drammatici sul piano sociale ed economico.

Il gioco d’azzardo conquista fasce sempre più ampie della popolazione. L’ultima conferma viene da una ricerca condotta dall’Asl Toscana centro, condotta  sulla base dei dati del 2019. ‘Il gioco d’azzardo nella regione Toscana”, questo il titolo dello studio, in cui si conferma come l’attitudine nell’ ‘investire’ soldi alla ricerca della ‘sorte’ sia sempre più diffusa. In particolare, risulta che il 38% della popolazione residente in Toscana di età compresa tra i 18 e gli 84 anni ha giocato d’azzardo, con il genere maschile più coinvolto nel fenomeno rispetto a quello femminile.

Il gioco più praticato è il Gratta e Vinci (72%), quest’ultimo preferito soprattutto dal genere femminile e dalle fasce di maggiore età, seguito da Superenalotto (47%), scommesse sportive (21%) praticate prevalentemente dal genere maschile, e Lotto (21%).

Ad  essere coinvolte tutte le fasce d’età e tutti gli starti sociali. Le persone più anziane preferiscono Bingo e Gratta e Vinci, mentre nelle fasce giovanili predominano le scommesse sportive e le slot. Gli over 65, inoltre, presentano una tendenza a variare meno tra i giochi, con una propensione a rimanere più legati ad alcune tipologie di gioco specifico”. Dalla ricerca emerge anche che è la zona del Mugello a caratterizzarsi per “una prevalenza di gioco d’azzardo online tra le più alte della regione”.

I dati confermano le tendenze che si riscontrano in tutte le regioni italiane. La Casa dei diritti è da tempo impegnata, con costanza, contro il gioco d’azzardo, nella consapevolezza che questo rappresenti, se non controllato, una vera e propria patologia dai risvolti spesso drammatici sul piano sociale ed economico. Le persone che fanno del gioco la propria ragione di vita si isolano dal resto del mondo, sperperano denaro, riducendosi non di rado sul lastrico, ed entrano in una spirale da cui è difficilissimo uscire. Dando, allo stesso tempo, linfa vitale, direttamente o indirettamente, alla criminalità organizzata.

Ovviamente non tutto il gioco è da condannare, o da demonizzare. Ma i segnali d’allarme vanno colti. E’ per questo che le  Associazioni Konsumer e Casa dei Diritti hanno attivato il numero verde 800 661 501, un centralino gratuito attivo per 6 gg alla settimana da telefono, pensato per entrare in contatto diretto proprio con le persone che sono vittime di Gioco d’azzardo patologico.
Un aiuto che non ti lascia mai da solo e, con il contributo di professionisti, ti aiuta ad uscire dalla spirale di disperazione in cui spesso spesso, nel silenzio, si rischia di scivolare a causa del gioco d’azzardo.

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