La Casa dei diritti ascolta…insegnati, genitori ed alunni

Barone

I miei bambini che fanno la terza e la quinta classe fanno i compiti, ma risulta sempre più difficili tenerli costretti a casa. Io non sempre però, sono in grado di seguirli perché non conosco i metodi delle maestre. Stanno sempre attaccati alla televisione e la situazione comincia a diventare problematica anche perché in casa ci sono i nonni  e lo spazio sembra che ogni giorno diminuisca. Ma quando ricomincia la scuola?

Mi trovo in casa e i miei figli, uno della scuola media e l’altro del liceo, non riusciamo a far seguire le lezioni in video anche perché la linea internet cade e non si riesce sempre a ricollegarsi. Abbiamo un solo computer e anche questo aumenta i problemi.

In casa ho un bambino che ha alcuni problemi a stare fermo e a concentrarsi, non riesco ad aiutarlo perché non è un bambino che riesce a stare concentrato e io non riesco a tenerlo a freno, sta perdendo tempo e la sua vivacità è un continuo crescendo;  e continua a chiedere quando ricomincia la scuola e soprattutto la sua insegnante di sostegno non si è fatta viva se non per qualche momento, ma non ha svolto un’azione continua; quello che mi dispiace è che non fa nessun progresso e quel poco che riusciva a fare, adesso lo sta perdendo.

Ho mio figlio che dovrà svolgere l’esame di maturità, avevamo programmato di raggiungere il padre che lavora in Germania e iscriverlo all’Università a Francoforte, stava seguendo con accanimento anche elezioni di tedesco, ma sembra che adesso tutto ci sta cadendo addosso, anche perché abbiamo saputo da amici, che le Università in Germania difficilmente accoglieranno i maturati italiani di quest’anno.

Ho a quasi certezza, che mio figlio perderà, di fatto, un anno. Ma vedo anche io che il programma scolastico non potrà essere svolto. Ma non si potrebbe fare come in Germania che fanno frequentare almeno gli alunni delle ultime classi del Liceo?

Sono da sola, mio marito è venuto a mancare tre anni fa. In casa non abbiamo la connessione a internet, né abbiamo un computer e i miei figli solo dopo un mese hanno avuto dalla scuola l’attrezzatura, ma io non sono capace di usarlo e i miei figli lo usano solo per giocare e quando gli dico che devono collegarsi con i professori, mi dicono che tanto la promozione gliela danno lo stesso, e io cosa devo fare, ma non potrebbe venire qualcuno a casa per darci una mano?  Tanto si può mettere la mascherina e noi non siamo ammalati.

Sono un docente di Liceo, ho una certa età, insegno lingue e non ho mai avuto la passione per l’informatica, sono all’antica e soprattutto inadeguata. Troppi problemi di connessione e utilizzo delle varie piattaforme, gli alunni che ci sono e poi scompaiono all’improvviso, alunni che mancano sistematicamente all’appello, genitori adirati, e anche qualche incomprensione, mi sto stressando, rivoglio la scuola con i miei alunni e il mio laboratorio linguistico, voglio andare all’estero con i miei alunni, voglio continuare i gemellaggi linguistici, voglio la scuola anche a costo del rischio. Se riaprono le fabbriche, voglio riaprire anche la mia scuola, magari a distanza.I miei bambini che fanno la terza e la quinta classe fanno i compiti, ma risulta sempre più difficili tenerli costretti a casa. Io non sempre però, sono in grado di seguirli perché non conosco i metodi delle maestre. Stanno sempre attaccati alla televisione e la situazione comincia a diventare problematica anche perché in casa ci sono i nonni  e lo spazio sembra che ogni giorno diminuisca. Ma quando ricomincia la scuola?

Mi trovo in casa e i miei figli, uno della scuola media e l’altro del liceo, non riusciamo a far seguire le lezioni in video anche perché la linea internet cade e non si riesce sempre a ricollegarsi. Abbiamo un solo computer e anche questo aumenta i problemi.

In casa ho un bambino che ha alcuni problemi a stare fermo e a concentrarsi, non riesco ad aiutarlo perché non è un bambino che riesce a stare concentrato e io non riesco a tenerlo a freno, sta perdendo tempo e la sua vivacità è un continuo crescendo;  e continua a chiedere quando ricomincia la scuola e soprattutto la sua insegnante di sostegno non si è fatta viva se non per qualche momento, ma non ha svolto un’azione continua; quello che mi dispiace è che non fa nessun progresso e quel poco che riusciva a fare, adesso lo sta perdendo.

Ho mio figlio che dovrà svolgere l’esame di maturità, avevamo programmato di raggiungere il padre che lavora in Germania e iscriverlo all’Università a Francoforte, stava seguendo con accanimento anche elezioni di tedesco, ma sembra che adesso tutto ci sta cadendo addosso, anche perché abbiamo saputo da amici, che le Università in Germania difficilmente accoglieranno i maturati italiani di quest’anno.

Ho a quasi certezza, che mio figlio perderà, di fatto, un anno. Ma vedo anche io che il programma scolastico non potrà essere svolto. Ma non si potrebbe fare come in Germania che fanno frequentare almeno gli alunni delle ultime classi del Liceo?

Sono da sola, mio marito è venuto a mancare tre anni fa. In casa non abbiamo la connessione a internet, né abbiamo un computer e i miei figli solo dopo un mese hanno avuto dalla scuola l’attrezzatura, ma io non sono capace di usarlo e i miei figli lo usano solo per giocare e quando gli dico che devono collegarsi con i professori, mi dicono che tanto la promozione gliela danno lo stesso, e io cosa devo fare, ma non potrebbe venire qualcuno a casa per darci una mano?  Tanto si può mettere la mascherina e noi non siamo ammalati.

Sono un docente di Liceo, ho una certa età, insegno lingue e non ho mai avuto la passione per l’informatica, sono all’antica e soprattutto inadeguata. Troppi problemi di connessione e utilizzo delle varie piattaforme, gli alunni che ci sono e poi scompaiono all’improvviso, alunni che mancano sistematicamente all’appello, genitori adirati, e anche qualche incomprensione, mi sto stressando, rivoglio la scuola con i miei alunni e il mio laboratorio linguistico, voglio andare all’estero con i miei alunni, voglio continuare i gemellaggi linguistici, voglio la scuola anche a costo del rischio. Se riaprono le fabbriche, voglio riaprire anche la mia scuola, magari a distanza.

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